Il Mater Ecclesiae approda in finale superando ai rigori il Sedes Sapientiae, che si ferma ad undici metri dal paradiso. Dapilah ad oltranza fallisce il match-point. Poi il messicano Alvarez realizza il penalty decisivo.Il Mater Ecclesiae è la seconda finalista della nona Clericus Cup, il mondiale calcistico pontificio promosso dal Csi. Nel caldissimo derby mariano, andato in scena domenica 17 maggio al Pontificio Oratorio di San Pietro, la Madre Celeste ha superato il Sedes Sapientiae, 5-4 dopo i calci di rigore, dopo l’1-1 nei regolamentari. Ne sono occorsi ben sedici, per decretare nel rosario di maggio la Madonna più invocata, e vicina al paradiso calcistico della Clericus Cup. È dunque Mater Ecclesiae. Mattatore della gara il messicano celeste Luis Alvarez, autore del vantaggio dell’Ecclesiae nel primo tempo. Poi dopo una traversa del connazionale Cervantes, che ha negato il raddoppio alla squadra allenata da Leo “Papa” Luciani, nella ripresa esce fuori il Sedes Sapientiae, mai pericoloso nei primi 40 minuti di gioco. Ma è solo grazie ad un clamoroso errore in uscita del portiere celeste il venezuelano Daza, che il Sedes rimette il match in parità. A porta vuota insacca il solito bomber nigeriano Francis Onwuchulum. Il caldo afoso accompagna i seminaristi e sacerdoti con gli scarpini al fischio finale. Quindi si va ai rigori e, dopo la prima serie di penalty (2-2 con un palo e una traversa e un doppio errore per parte), è ancora Luis Alvarez a siglare il rigore decisivo. Daza para il successivo al salvadoregno Manuel Angel Escobar ed esplode la gioia celestiale…Il paradiso è ora ad un passo per il Mater Ecclesiae, alla sua terza finale nel torneo. I mariani sabato 23 maggio affronteranno i campioni in carica del Collegio Urbano, con la benedizione di Papa Francesco, simbolico capitano delle squadre con il suo motto “giocate in attacco la partita del Vangelo” scritto sulla maglia di tutti i preti calciatori.