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Ruggiscono i Leoni


pubblicato il 18/05/2019

Tanta Africa nel mondiale vaticano. Parlano centrafricano, sudafricano, e tanzaniano le tre doppiette nei quarti di finale. Avanzano i campioni dei Martyrs e i vicecampioni dell'Urbano. Sedes unica Madonna rimasta in corsa. San Guanella punta al podio. In tribuna giovanissimi tifosi Clericus venuti da Foggia

 North American Martyrs-Sedes Sapientiae e Collegio Urbano-San Guanella e Amici sono le semifinali 2019 della Clericus Cup, il Mondiale di calcio vaticano promosso dal Centro Sportivo Italiano. Lo ha detto il rintocco finale dei quarti di finale oggi in scena, sempre sotto la pioggia, al Centro Sportivo Pio XI in Roma. Le prime due squadre passano il turno, vincendo le loro gare nei tempi regolamentari. Per le seconde, in entrambi i quarti, ci sono voluti i rigori per eliminare le dirette avversarie. Con ordine, i campioni in carica del North American Martyrs in vantaggio nel primo tempo con un rigore di Floersh, sono raggiunti dal Redemptoris Mater, sempre su calcio da fermo, bella la punizione realizzata dal neocatecumenale Piermarini. A rompere l’equilibrio, un’azione travolgente di Michael Hoye, seminarista del Massachusetts, che dialoga con il centravanti Floersch entra in area e realizza una splendida rete di destro. Il Sedes Sapientiae è così l’unica squadra mariana rimasta in corsa per il titolo. Facile il 3-0 con cui i biancorossi con la croce sulla maglia hanno liquidato il Collegio Spagnolo, orfani del suo portiere Moreno e del suo asso argentino Smiriglia. In rete il capitano messicano Jesus Hernandez, e il solito tanzaniano Deogratias, sempre più bomber della Clericus Cup, al suo sesto centro in 4 gare. Ricco di colpi di scena il derby dei missionari di Propaganda Fide. Passano i seminaristi del Pontificio Collegio Urbano, illuminati dal capitano sudafricano Sifiso Ndlovu. Avanti 2-0 il Collegio sacerdotale San Paolo grazie a una doppietta del centrafricano Gbeni, l’Urbano raggiunge il 2-2 con un gran gol su punizione di Ndlovu e la rete ugandese di Kayiwa. A 12 minuti dallo scadere i rossoneri paolini, in maglia paulista, mettono la freccia, avanti di nuovo 3-2 con il senegalese Basse. Ma un ispiratissimo Ndlovu trova, sempre con un magistrale sinistro su punizione il pareggio. Dal dischetto i vicecampioni urbaniani ancora ad un passo dal baratro, sotto 3-2 al quarto tiro, ma negli ultimi due calci, prima il tiro del capitano rossonero Eugene Diatta viene bloccato, quindi nel tiro decisivo è il portiere paolino Aaron Gabela a calciare una preghiera altissima. Finisce 7-6 per l’Urbano che troverà sabato prossimo in semifinale sulla sua strada i guanelliani, oggi apparsi davvero scarichi. Sotto 1-0 con l’Altomonte, bel gol dell’indiano Kokto Kurian, i rosanero missionari della carità vanno avanti solo dal dischetto. Su rigore pareggia nella ripresa Serge Ngandu, 4 reti con quella di oggi nel torneo. Poi nella serie che vale la qualificazione, tutti a segno i tre guanelliani, il capitano Onwukwe, il solito Ngandu, e l’ucraino Dushnyy. Nessuna parata e nessun gol per l’Altomonte nei primi tre penalty. Finisce 4-1 e passa il San Guanella, oggi sostenuto da supporters d’eccezione. A fare il tifo per i rosanero c’erano infatti due squadre U14 d’oratorio: quella romana del San Giuseppe al Trionfale storico oratorio guanelliano della capitale e l’Asd La Torremaggiorese, dell’Oratorio San Domenico Savio di Torremaggiore in provincia di Foggia, venuti in pullman dalla Puglia per assistere ad una gara della Clericus Cup, all’ombra del Cupolone


 


 

 

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