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Martyrs, gimme five!


pubblicato il 26/03/2012
Ufficio Stampa Clericus Cup

Il supereroe statunitense si chiama Gratton. Con 4 reti il centrale Usa batte il San Paolo e fa volare i Nam nei quarti. Nel derby mariano passa il Redemptoris Mater. Ancora Rebeggiani-gol

 


 


 


 


 


 


Redemptoris Mater – S. Maria della Riconciliazione 2-0

Il derby mariano si tinge di gialloblu. Passa il Red Mat con un rigore di Seu e gol di Fabiano Rebeggiani.

Un’alba primaverile illumina il derby mariano, il primo nella storia della Clericus Cup, tra Redemptoris Mater e S. Maria della Riconciliazione, con i nemorensi chiamati a battere gli ex campioni autori dello storico triplete  nel calcio ecclesiale. Speculare il 4-4-2 adottato in campo dalle due squadre, che nei primi minuti di studio, sembrano non volere spingere. Tra i biancocelesti del sodalizio di vita cristiana i primi acuti in attacco sono del peruviano Mauricio Artiera. La prima palla gol è però gialloblu: Fabiano Rebeggiani si invola sulla sinistra, il suo tiro cross attraversa l’area piccola e tutto lo specchio della porta. Il fratello Davide non arriva in tempo per chiudere sul secondo palo. Mister Santarelli non fa una piega, mentre sull’altra panchina il brasiliano Felipe Peregrinelli non smette di incitare i suoi.

Portieri inoperosi e partita in equilibrio fino al 14° quando il birmano gialloblu John Paul Lwel, dribbla secco appena dentro il vertice dell’area il suo avversario Alan El Haj, che lo sgambetta. Rigore presto trasformato dal capitano del Red Mat Mattia Seu. Un minuto dopo la premiata ditta Rebeggiani va vicina al raddoppio con il neocatecumenale Davide, che tira centralmente su assist smarcante del fratello. Il S. Maria ci prova su punizione ma il calcio di Prieto è facile preda di Piermarini. Nel centrocampo gialloblu si fa notare lo stabiese Fabio D’Amora, studente nel seminario Red Mat di Copenaghen, quest’anno in missione a Roma. Nelle file biancocelesti il più intraprendente è invece il cileno Daniel Pruneto, francobollato in più di un occasione dal romano Giuseppe “Peppone” Vattimo. La difesa del Santa Maria, a sinistra, col passare dei minuti comincia a soffrire le folate sulla fascia destra del veterano Elia Del Prete. Lozada e Tola, i due che vivono a Roma nel Convento di San Paolo alla Regola, lo perdono più di una volta.

“Co’ Peppone nun se passa” cantano gli Ultras Red Mat unico seminario della diocesi romana nella Clericus, inneggiando al muro difensivo della squadra. Ad un minuto dall’intervallo su percussione di Del Prete palla in verticale per Davide Rebeggiani, che con un elegante gioco di gambe salta l’avversario e dal fondo regala al fratello Fabiano il più facile dei gol. Destro piazzato alla destra di Luis Ramos.

Nell’intervallo i biancocelesti che hanno sedi sparse in tutto il mondo, raccontano del loro carisma , ovvero il lavoro nel mondo dei giovani con la cultura e con i poveri. Il superiore della formazione, il peruviano di origini svizzere, Carlos Neuenschwander spiega i peccati di inesperienza dei suoi. Si ricomincia con Prieto che vola in contropiede scontrandosi con Piermarini che devia.

Santarelli dall’altra parte conta le occasioni sprecate, Fabiano Rebeggiani ne avrà tre clamorose, concluse con una rovesciata, un tiro debole ed un lob poco incisivo. Lanzani scende sempre più sulla fascia destra. La palla del 3-0 se la procura però il neoentrato Francesco Fornari che dopo una bella azione da centrocampo dal limite dell’area lascia partire un destro potente ed alto sulla traversa. Altro errore di El Haj nel cuore della difesa “riconciliatrice”, ma il malgascio Ratsarandra non ne approfitta. Girandola di sostituzioni . Le ultime occasioni sono un colpo di testa di Artieda bloccato da Piermarini ed una verticalizzazione di Seu per Fabiano Rebeggiani che tenta il cucchiaio, che non supera il portiere peruviano.

Al triplice fischio il peruviano Quiceno parla di “bella esperienza, abbiamo un progetto…scherza, è stato un anno di transizione”. Piermarini prega con la sciarpa gialloblu al collo, quella della Fermana regalatagli da un seminarista marchigiano. Infine il peruviano Jorge Olaechea saluta la Clericus Cup, parlando di “una grande esperienza di condivisione, di gioia con i confratelli, di conoscenza. Troppo spaesati nella gara d’esordio, quella persa con il San Paolo che è costata l’eliminazione”. Appuntamento al 2013 e Buona Pasqua.


 

 

North American Martyrs – Collegio San Paolo 5-1

Super Gratton. Il poker del centrale statunitense stende gli All Blacks paolini.

I North American Martyrs riscattano la sconfitta di sabato scorso, passeggiano sul Collegio San Paolo e volano ai quarti di finale. Gli statunitensi vincono con facilità e, rispetto alla gara contro il Santa Maria della Riconciliazione (persa ai rigori dopo uno 0-0) riescono a gonfiare più volte la rete avversaria: finisce 5-1. Mattatore è Scottie Gratton, autore di quattro gol. Seminarista al primo anno nelle file dei NAM, Gratton sembra essere l'erede del cannoniere storico O’Mullane.

I NAM hanno giocato un calcio pimpante e rapido. Pochi passaggi per arrivare davanti al portiere del Laos Phon-Asa che in più di un’occasione ha dovuto fare gli straordinari per evitare un passivo più pesante. Non all’altezza la retroguardia degli All Blacks: falliscono puntualmente le trappole del fuorigioco e per gli attaccanti rossoblu si aprono praterie.

L’ordine di David Santos dalla panchina è perentorio: “Fate subito gol”. I Martyrs recepiscono e schiacciano gli avversari nella loro metà campo. È assalto immediato. Dopo due minuti lo stopper Mark Paver schiaccia di testa esaltando i riflessi di Phon-Asa. È il preludio del vantaggio che arriva un minuto dopo quando Gratton corregge in rete una respinta del portiere. Il San Paolo, stordito, subisce il secondo gol al 9’. Il perfetto lancio del terzino

Elias Gieske scavalca una difesa imbambolata (convinta del fuorigioco) e per John Gibson, solo davanti al portiere, segnare è facile. Sempre troppo alta la difesa All Blacks e così al 14’ Gratton, servito da uno splendido filtrante dell'autraliano Lewi Barakat, segna il 3-0. Da seguire Barakat, regista dai piedi vellutati. È il lui geometra in mezzo al campo dei NAM. Al 28’ Gratton segna la sua tripletta risolvendo una mischia in area. Il secondo tempo scivola via senza sussulti, dato il risultato. Il messicano Martin Rodriguez, neoentrato nelle file dei NAM, spreca due buone occasioni

per segnare. Al 18’ il quinto gol porta ancora la firma di Gratton: poker per lui e primo posto momentaneo nella classifica cannonieri insieme al ghanese Emmanuel Boakye del Collegio Urbano. È il Boakye del San Paolo, Michael, a salvare l’onore dei suoi. Suo il gol della bandiera dopo un elegante scambio con il compagno Ouedraogo. Finisce 5-1,

il San Paolo saluta mestamente la Clericus Cup dopo l’illusoria vittoria nella prima giornata.

 

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