North American Martyrs – Collegio Urbano 1-0 fotogallery I North American Martyrs, campioni in carica, conquistano la quinta finale nella storia della Clericus Cup. Per piegare un buon Collegio Urbano, nel sentito derby del Gianicolo, hanno dovuto però sudarsela parecchio. A decidere la prima semifinale della giornata con il Cupolone sullo sfondo è stato il rigore dell'australiano Lewi Barakat dopo nove minuti. I biancogialli dell'Urbano hanno provato per tutta la partita a pareggiare, ma si sono dovuti arrendere alla solidità della difesa a stelle e strisce. Anche per questo è rimasto a secco il bomber camerunense Mballa Mebenga, tra i migliori dei suoi. Pesa come un macigno, però, il suo ingenuo fallo di mano in area di rigore che ha provocato il penalty decisivo, siglato dal canguro del PNAC.
Le due squadre si erano affrontate già nel girone eliminatorio, quando gli statunitensi si erano imposti 2-1, con doppietta di Paver, conquistando il primato del girone A e del Gianicolo. Per la rivincita si è scelta una data particolare. All'Urbaniana è infatti giornata di ordinazioni e nel pomeriggio sarà proprio l'allenatore Albert Koetlisi, nato in Lesotho, a diventare diacono. Siede in panchina emozionato e, per l'occasione, la lametta da barba gli ha tagliato implacabilmente il pizzetto. Se lo farà ricrescere, assicura.
La cronaca: il Collegio Urbano sul pronti-via sembra fin da subito più in palla, ma a sbloccare la gara è l'australiano Lewi Barakat dal dischetto, alla Del Piero. Rimane immobile il portiere birmano Thomas Moe Naing, che sostituisce il titolare Malila, in ospedale per problemi respiratori. Rigore netto, per un vistoso fallo di mano di capitan Mballa Mebenga. Il camerunense cerca di farsi perdonare nei minuti successivi ma la difesa americana è attenta. Al 19', dopo un bello scambio in velocità con il papuense guineano Sieland, Mballa Mebenga si accentra dalla sinistra e tira, trovando pronto Benjamin Cahill. Partita combattuta, giocata su ritmi veloci. Al 27' bella manovra dei NAM, con David Santos che allarga sulla destra per il capitano Nicholas Nelson, il quale serve un pallone perfetto in mezzo all'area a Jeffrey Eirvin. L'esterno sinistro, però, invece di appoggiare in rete con un facile piattone, cicca il pallone che finisce a lato. Il portiere Moe Naing ringrazia Dio.
Il secondo tempo sarà a lungo un assedio dell’Urbano, che non troverà mai la serratura per varcare la porta del North American College. Bella punizione di Mballa Mebenga che al 1' impegna Cahill. È ancora lui, al 6', a mettere i brividi ai Martyrs, con un potente destro da posizione ravvicinata che finisce sull'esterno della rete. Spinge il Collegio Urbano, che meriterebbe il pareggio. Arretrano i NAM, sempre attenti in difesa. Al 12' Onismo Makova, dopo un lancio al bacio dalla difesa, si trova solo davanti al portiere avversario ma sbaglia il controllo del pallone, perdendolo. Ad un quarto d’ora dal termine entra in campo mister Koetlisi nell'Urbano, per provare il tutto per tutto nelle residue speranze di riagguantare iil derby del colle gianicolense. Al 17' bel destro di Sieland, che per poco non sorprende Cahill. Gara a senso unico, con qualche allegerimento ed un doppio errore di Eirvin sui contrattacchi statunitensi. Al 23' ancora occasione sprecata per i gialli. Koetlisi dalla sinistra serve il pakistano Bhatti Aamir che, solo davanti al portiere, svirgola e spara al lato. Finalmente gli americani si svegliano dal letargo. Un minuto dopo pecca di imprecisione Andrew Mattingly che in contropiede, servito da un bellissimo lancio di Barakat (il Del Piero della Clericus Cup), calcia a lato graziando Moe Naing. Un minuto dopo è Santos che potrebbe chiudere la partita, ma anche lui sbaglia. Al 26' è ancora Mattingly a vanificare un prezioso suggerimento di Santos: poteva tirare in porta o servire un compagno solo in mezzo all'area, invece improvvisa un incomprensibile traversone che si spegne sul fondo. L’Urbano sembra aver perso le forze e la discesa sulla sinistra a un minuto dalla fine del camerunense Jean Marie Voundi, con tiro di poco alto, è quella della resa. Si spengono qui le speranze di un Collegio Urbano volenteroso che non ha per niente demeritato. Escono a testa alta i gialli, applauditi dal loro allenatore Koetlisi. L'emozione più grande, per lui, arriverà tra poche ore con l'ordinazione sacerdotale. "Peccato, con la sconfitta mi hanno tolto la doppia celebrazione", sorride a fine partita. Il compagno Sieland cerca di consolarlo: "Spero che non ti abbiamo rovinato la giornata". Per lui è stata l'ultima partita con la maglia dell'Urbano: "Tra tre mesi divento sacerdote, poi torno a casa in Papua Nuova Guinea", ci dice con un filo di emozione. Quarta finale nelle ultime 5 edizioni della Coppa con il Saturno per gli statunitensi che vogliono bissare lo scudetto clericale dell’anno scorso. Santos a fine partita è felice e lancia un tweet di sfida ai neocatecumenali. Chi vorrebbe affrontare in finale? "La Redemptoris Mater, visto che negli anni scorsi ci hanno battuto in finale per due volte". I compagni di squadra approvano: vogliono la rivincita. Purtroppo o per fortuna il Red Mat non riuscirà nella seconda semifinale ad eliminare il Mater Ecclesiae… ma il sogno del bis sussiste per i ragazzi di Mons. Checchio, rettore del seminario ‘stars and stripes’.