Istituto Teologico San Pietro - Mater Ecclesiae 6-0
La “celeste” umiliata dai blu viterbesi. Il San Pietro prenota un posto ai quarti e uno fronte Cupolone a maggio; Salnitro, 9 gol in due gare, la “stola” dei bomber.
La seconda giornata di Clericus Cup, girone D, consacra la sorpresa del torneo 2014: l’Istituto Teologico San Pietro che batte 6-0 il Mater Ecclesiae. Un equilibrato connubio di fisicità, preparazione atletica e qualità calcistiche di alcune individualità sono i segreti della compagine viterbese, che può legittimamente fare un pensierino su un posto in finale. Dopo 5’ l’ottimo al debutto Tomas Bonello, diacono di Buenos Aires, fratello del più celebre Andres, ex Verbo Incarnato e una finale all’attivo con la maglia delll’Angelicum, incorna un bel cross di Nicholas Grace dalla fascia destra e batte per la prima volta il portiere mariano Jonathan Daza. I petrini schiacciano il Mater Ecclesiae nella sua metà campo. L’attaccante brasiliano Joao Kalevski, il migliore dei mariani, per tutta la gara toccherà appena un paio di palloni: poco servito dai compagni, tutti impegnati a difendersi dagli assalti dei teologi viterbesi. Al 24’ Bonello confeziona la doppietta con un bel pallonetto. I mariani si innervosiscono: contestano alcune decisioni arbitrali, specie il loro capitano, iol camerunense Pierre Gwet-bi-Gwet, che replica ad ogni decisione dell’arbitro Miceli. Al 25’ Bonello si invola sulla fascia sinistra e serve con precisione chirurgica Edwin Salnitro che non si fa pregare, e spinge in porta di piatto per il 3-0. Allo scadere del primo tempo Gwet-bi-Gwet riesce a farsi espellere applaudendo sarcasticamente addirittura una punizione a suo favore. I 5’ minuti di intervallo stemperano gli animi, ce n’è bisogno. Al 10’ st Salnitro viene atterrato in area: si incarica lui stesso del calcio di rigore e spiazza il portiere Daza per il 4-0. I petrini dilagano in attacco, con Bonello e Salnitro che spadroneggiano. Al 25’ Salnitro calamìta un pallone sul piede al limite dell’area, si gira velocemente e calcia a rete firmando la sua tripletta. Due minuti dopo ecco il poker di Edwin, madre liberiana: intercetta un assist in area e ribadisce in rete senza difficoltà. È il 6-0 che seppellisce il Mater Ecclesiae ed accredita i petrini della Tuscia come possibile finalista. Del resto anche Bonello era destinato a “cose alte”, come disse suo padre ai dirigenti del Vélez Sarsfield respingendo la loro offerta di acquistare il cartellino di Tomas, allora decenne, e profetizzando il suo futuro sacerdozio. Ed intanto don Pino e don Santino i due tecnici del San Pietro, ringraziano Marcelo Siles, dirigente autore di una campagna acquisti degna del ‘Regno dei Cieli’ Clericus. Per mister Luciani ed i celesti mariani dell’Ecclesiae non resta che vincere la terza gara e qualificarsi per i play off.
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Pio Latinoamericano - Collegio Spagnolo 7-0
Il derby di Villa Carpegna parla sudamericano. Iberici strapazzati dal poker messicano dello scatenato Cardenas. Esplode el tablon latinamericano
Tutto troppo facile per il Collegio Pio Latinoamericano che si sbarazza del Collegio Spagnolo, umiliandolo, e tiene vive le speranze per la qualificazione ai quarti. I gialloverdi regalano alla Clericus Cup un nuovo bomber: il messicano Emerson Cardenas, autore di quattro reti. Delle Furie Rosse, i campioni del mondo, i ragazzi del Collegio Spagnolo hanno solo gli stessi colori e lo stesso passaporto. E non basta avere un Iniesta in squadra per renderla competitiva. Al 3' subito occasione per gli spagnoli con un tiro di don Juan Iniesta a lato di poco. È solo un fuoco di paglia. Un minuto dopo risposta dei gialloverdi con la botta del messicano Emerson Cardenas di poco alta sulla traversa. Al 6' tiro da distanza ravvicinata del cileno Bruno Rodrigo Guaico, bravo il portiere spagnolo Moreno Sanz. Poi il terribile uno-due latinamericano: prima l'haitiano Emmanuel Dorvin, poi Cardenas sono bravi a schiacciare di testa su corner. Spagnoli in tilt e, al 13', il solito Cardenas cala il tris. In estasi i calorosi tifosi sudamericani, muniti di bandiera, tamburo e striscione con scritto "los furiosos del tablon" (i furiosi della curva). Al 19' Cardenas ha l'occasione di segnare ancora ma Moreno Sanz è bravo a ipnotizzarlo. Il portiere spagnolo nulla può fare, al 20', sul sinistro del paraguayano Aurelio Ayala che aveva scartato come birilli i difensori. E son quattro. Senza i prodigiosi interventi nel finale di tempo del suo bravo portiere, il passivo per il Collegio Spagnolo sarebbe ancora più pesante. E lo diventa al 9' della ripresa quando il paraguayano Ruben Olmedo colpisce su corner. Al 17' tripletta di Cardenas servito da un lancio da centrocampo in piena area. È implacabile il sacerdote messicano, arrivato ad agosto in Italia nel collegio latinoamericano. La sua fame di gol non è mica finita: al 20' con un tiro sotto l'incrocio segna il gol del 7-0. Può bastare così. Cardenas, a fine partita, finalmente sazio di gol, commenta: "Dedico i gol e la vittoria a Papa Francesco, perché è buono e sta dando speranza a tutti i cattolici". Un po' di scoramento tra gli spagnoli, troppo concentrati sul “clasico” serale fra Real e Barca. L'ultimo a lasciare il campo è il basco Garcia Monge, con la maglia del suo Athletic Bilbao: "L'anno prossimo andrà meglio".
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