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Lode alla Gregoriana


pubblicato il 20/04/2015

Gli universitari amaranto eliminano dal torneo la Spagna in clergy con un rotondo 3-0. Stesso puntegio per i Leoni d'Africa del Collegio Urbano. I campioni in carica fermano Salnitro ed il San Pietro č fuori dal podio.



 


 


 


 


Gregoriana - Collegio Spagnolo 3-0


La resistenza iberica dura un tempo. Poi gli studenti di Mario Caioli superano tre volte Sanz e passano con merito i semifinale


 Gregoriana in semifinale. Gli amaranto liquidano il Collegio Spagnolo nella ripresa grazie alla punizione del polacco Daniel Tumiel, all'autogol del cileno Fernando Valdivieso e al portoghese Duarte Rosado. Nonostante le tante assenze e la solita mancanza di allenamenti di gruppo, la Gregoriana rispetta i pronostici. Alla Spagna clericale non basta il debutto di don Juan Iniesta, finora in panchina il mancego per problemi fisici. Non riesce a rendersi mai pericolosa e l'attaccante Cote Benitez soffre di solitudine in avanti.


Deve comunque attendere il secondo tempo la squadra dell'Università di Piazza della Pilotta per chiudere la pratica. Nella prima metà di gara infatti la difesa spagnola regge. Al 2' Rosado entra in area e calcia alto. Pericolo scampato per gli spagnoli che faticano a superare la metà campo ma lasciano pochi spazi agli avversari. Il centrale difensivo bosniaco Jubo Zadric, dopo una mischia, prova a sorprendere Moreno Sanz dalla distanza al 15'. Stesso inutile tentativo un minuto dopo del nigeriano Kenneth Adesina. Poi gli spagnoli tentano l'irruzione nell'area avversaria ma il portiere magiaro Daniel Kocsis di piede spazza lontano. Al 20' Rosado dribbla due difensori e impegna in angolo Moreno Sanz. Al 22' la Gregoriana sfiora il vantaggio con lo scozzese Mark O'Donnell che pennella una punizione che lambisce l'incrocio.


Più fortunato il compagno Daniel Tumiel che al 5' della ripresa sblocca il match: punizione dalla sinistra che sorprende Moreno Sanz, che evidentemente si aspettava un lancio. Tumiel corre ad abbracciare mister Mario Caioli e il franco-senegalese Mathurin Sadio, infortunato, e dedica loro il gol. Dalla panchina Ortiz Palomo incoraggia i suoi, invitandoli a non mollare. Ma la resa arriva immediata. Il croato Hrvoje Damis ubriaca due difensori, mette in mezzo, Tumiel liscia ma è più "bravo" di lui Valdivieso che devia nella porta sbagliata. Uno-due terribile della Gregoriana che vede così spalancarsi le porte delle semifinali. La Spagna sbanda. Ci deve pensare Moreno Sanz a contenere i danni. Damis, ormai ispirato, sfiora il tris. Bravo anche più tardi il portiere spagnolo a ipnotizzare Tumiel, servito sotto porta dallo stesso Damis. Al 30' Tumiel serve Rosado ed è meritata gloria anche per il funambolo portoghese. I giocatori spagnoli si beccano lo stesso l'applauso dei tifosi: i quarti di finale, considerate le aspettative, restano un buon piazzamento. Caioli, forse per scaramanzia, rimane prudente e allo scudetto dice di crederci poco. In semifinale il Collegio Urbano sarà secondo lui un ostacolo troppo difficile da superare: "Dobbiamo sperare di essere al completo. In quel caso possiamo giocarcela, ma loro sono più forti".


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Istituto San Pietro - Collegio Urbano 0-3


Match ruvido con i campioni dell’Urbano che superano l’ostacolo viterbese. Troppe assenze per i ragazzi petrini di don Pino Curre.


I Leoni d'Africa ruggiscono e sbranano nel big match dei quarti di finale l'Istituto Teologico San Pietro. Il Collegio Urbano si sbarazza per 3-0 degli avversari tra i più insidiosi tra le pretendenti al titolo. Le reti che valgono la semifinale portano la firma del sudanese Musa Kuwa Nabil, dei camerunensi Njikang Ewang e Jean Marie Voundi. Africa in paradiso! I campioni in carica prendono il sopravvento nel secondo tempo, mostrandosi solidi e cinici, vincendo una partita fisica e a tratti molto nervosa. Si sgretola il San Pietro, spietato invece nel girone eliminatorio. La Coppa con il Saturno resta un sogno incompiuto anche quest'anno. Ma quanti rimpianti per la squadra di don Pino Curre, tra assenze fondamentali ed errori imperdonabili. Se manca la fantasia di Tomas Bonello (in panchina con uno strappo muscolare) e di Joaquin Ibarra (impegni religiosi) il San Pietro diventa una squadra normale. E senza gli assist degli argentini bomber Edwin Salnitro la porta non la vede più. Merito anche dei difensori dell'Urbano, rocciosi e fallosi, se l'italo-liberiano non punge. Ci prova solo con calci da fermo e le sue caviglie vengono messe a dura prova per tutti i sessanta minuti. E, come se non bastasse, si pecca di autolesionismo: prima il portiere Rossano Eutizi regala il vantaggio all'Urbano, poi il ghanese Felix Bempah si divora a porta vuota il gol del pari. Errori fatali che influenzano le sorti del match.


Al 10' primo brivido con l'ugandese biancogiallo Augustine Ssembajjwe che sfiora l'angolino basso alla destra di Eutizi. Un minuto dopo papera del portiere del San Pietro che cicca il pallone messo in mezzo da Ssembajjwe servendo a due passi dalla porta Nabil. Il sudanese ringrazia e porta in vantaggio l'Urbano. Subito dopo lo stesso Nabil sfiora il raddoppio, su assist di Ssembajjwe. Salnitro si rende pericoloso due volte su punizione, impegnando Morris Malila. In occasione della seconda, il portiere del Botswana respinge e Felix Bempah, a un metro dalla porta spalancata, riesce a sparare alto. Incredula la panchina viterbese. Il ghanese si divora un gol fatto rendendo ancor più indigesto il precedente svarione di Eutizi. Senza questi clamorosi errori il San Pietro sarebbe in vantaggio, invece si ritrova a rincorrere il pareggio. Salnitro è in difficoltà. Da un lato la difesa biancogialla è solida e prevale in altezza, dall'altro pesa tanto l'assenza dei fantasisti Bonello e Ibarra. E così il capocannoniere si trova a duellare con qualche spintone di troppo che fa infuriare l'allenatore dell'Urbano Joel Minsi. Salnitro in verità di interventi duri ne subisce anche. Eccome se ne subisce, e così il capitano camerunense Romeo Ntsama e il ghanese Atta Gyasi finiscono sul taccuino dell'arbitro. Al 26' i campioni vanno vicini al raddoppio con la punizione di Romeo Ntsama. Eutizi stavolta è reattivo e salva in angolo. Al 30' il ghanese Frederick Alorbu su corner, a due passi da Malila, schiaccia alto di testa. Un altro errore che fa disperare don Pino Curre.


Ci si aspetta l'assalto dei blues, invece al rientro in campo l'Urbano è più carico e cerca subito di chiudere la contesa. Ssembajjwe si ritrova ancora una volta indisturbato sulla destra ma spreca da buona posizione. Al 4' ancora brividi per i viterbesi: la punizione del nigeriano Basil Mbah sfiora la traversa. Al 8' Victor Lucas Tibanyendera falcia Salnitro. Ammonizione inevitabile per il tanzaniano, ma Joel Minsi si arrabbia lo stesso. Non per questa giusta decisione ma perché, secondo lui, l'arbitro in precedenza non aveva usato la stessa severità con Salnitro. Battibecco tra le panchine, poi torna la calma. Subito dopo Mbah si invola sulla sinistra, crossa in mezzo ed Ewang mette il sigillo sulla gara. L'Urbano vede la finale, il San Pietro accusa il colpo e saltano i nervi. Al 21' tiro di poco fuori di Mbah. Al 24' Salnitro ci riprova su punizione, palla a lato. Le speranze dei blues svaniscono definitivamente nel finale quando Voundi beffa Eutizi con un pallonetto e cala il tris.


Festa per i campioni in carica. Minsi se la gode poco: è ancora nervoso e solo la preghiera finale lo rasserena. Salnitro consola i compagni e la mamma in tribuna, con la speranza di restare comunque capocannoniere, visto che difficilmente qualcuno segnerà più di 11 gol. Don Pino Curre accetta la sconfitta con filosofia: "Ci mancavano giocatori importanti e i difensori dell'Urbano hanno difeso duro. Edwin nemmeno lo facevano girare...". I Leoni d'Africa festeggiano e si preparano alla semifinale con la Gregoriana.


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