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Il derby del Cupolone si gioca anche in Vaticano


pubblicato il 21/05/2015

Sabato 23 maggio, ore 11, la nona finale della Clericus Cup fra Collegio Urbano e Mater Ecclesiae. A consegnare ai preti calciatori la famosa Coppa col Saturno don Alessio Albertini consulente ecclesiastico nazionale del Csi.



Roma, 21 maggio 2015 - In attesa del superderby tra Lazio e Roma, all'ombra del Cupolone, in Vaticano,  si assegna lo scudetto clericale. Sabato 23 maggio, alle ore 11, andrà in scena la finale della Clericus Cup tra Pontificio Collegio Urbano e Mater Ecclesiae. Si chiude così la nona edizione del mondiale calcistico pontificio, riservato a sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Pontificio Consiglio per i Laici e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Sempre sul campo del Pontificio Oratorio di San Pietro, in via di Santa Maria Mediatrice 24, alle ore 9 si giocherà la finale per il terzo posto tra Pontificia Università Gregoriana e Sedes Sapientiae.


È la seconda finale consecutiva per i bianco-gialli del Collegio Urbano, gli stessi colori della bandiera vaticana, che con lo scudetto cucito in petto, vogliono riconfermarsi campioni. Il Mater Ecclesiae vuole invece riprendersi la Coppa con il Saturno vinta nel 2008. Un successo a testa dunque negli annali deI torneo; in entrambi i casi a essere sconfitti in finale furono i neocatecumenali del Redemptoris Mater. La Madonna Celeste, alla terza finale della sua storia, vuole anche riscattare la sconfitta del 2013 contro gli statunitensi dei North American Martyrs. Nonostante si tratti di due, tra le sole cinque squadre iscritte ad aver sempre partecipato al mondiale pontificio, i pochi precedenti sono risalenti alle prime edizioni. L'Urbano ha prevalso solo nel 2008 nella sesta giornata del girone eliminatorio, vincendo 2-1. Tre vittorie per la Madre Celeste: nel 2007 per 2-1 nel girone, nel 2009 per 2-0 nella finale per il bronzo, e per 1-0 nella prima giornata del girone nel 2010. Le squadre da ben 5 anni non si sono più incontrate.


Se le statistiche sorridono alla Madre Celeste, i pronostici vedono favoriti i campioni in carica. I Leoni d'Africa, così chiamati per la provenienza di quasi tutti i suoi seminaristi, quest'anno si sono confermati spietati. Nella fase a gironi hanno battuto i francesi del Pontificio Seminario Gallico e il Collegio San Paolo, perdendo ai rigori contro i North American Martyrs, lasciando loro il primato del gruppo A. Nei quarti hanno “sbranato” con un secco 3-0 l'Istituto Teologico San Pietro, forte del capocannoniere Edwin Salnitro e tra le favorite. In semifinale hanno invece battuto 2-1 la Gregoriana. La forza degli uomini di Joel Minsi Endomo, premiato come miglior tecnico nel 2014, è il gruppo. In avanti i pericoli maggiori arrivano dai camerunensi Jean Marie Voundi e dal capitano Romeo Ntsama.


Attenzione però al possibile effetto sorpresa: se il Mater Ecclesiae, partito in sordina, è arrivato in finale un motivo ci sarà. Il suo cammino è stato costellato da buone prestazioni. Anche la Celeste è finita seconda nella fase a gironi. Ha battuto Collegio Altomonte e Guanelliani-Agostiniani, perdendo contro il Sedes Sapientiae, sconfitta vendicata poi in semifinale ai calci di rigore. Nei quarti di finale i mariani hanno eliminato per 1-0 i NAM. Bravo mister Leo Luciani a costruire un gruppo da zero. E bravo il tandem d’attacco messicano formato da Jesus Daniel Cervantes e da Luis Angel Alvarez a farlo volare a suon di gol.


Ad assistere alla finale i rettori dei due seminari. Quello del Collegio Urbano, monsignor Vincenzo Viva, già l'anno scorso ha festeggiato la vittoria dello scudetto. Non sarà in tribuna ma addirittura in campo padre Oscar Turrion, rettore-giocatore del Mater Ecclesiae. Come sempre lo spagnolo indosserà scarpini e maglietta celeste. Mister Luciani ha promesso una squadra votata all'attacco, come suggerito da Papa Francesco, capitano simbolico di tutte le squadre. Suo il motto stampato sulle maglie: “Giochiamo in attacco la partita del Vangelo”. A consegnare la Coppa con il Saturno sarà il consulente ecclesiastico nazionale del Csi, don Alessio Albertini, con il segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. mons. Josef Clemens e il sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, mons. Melchor Sanchez presenti alla cerimonia di premiazione.


Prima della finale, alle 9, andrà in scena la finale per il bronzo clericale tra Gregoriana e Sedes Sapientiae. Gli amaranto dell'Università gesuita di piazza della Pilotta hanno vinto uno scudetto nel 2011, battendo in finale l'Angelicum. La medaglia di bronzo sarebbe il coronamento di una stagione positiva basata sullo spirito “allegria e divertimento” inculcato dal vicerettore padre Vincenzo D'Adamo. I Reds clericali del Sedes restano invece l'unica delle squadre sempre presenti nel torneo a non aver mai vinto. La prende come sempre con saggezza padre Josè Huerta, che vuole almeno la medaglia di bronzo.


 

 

Segui la Clericus Cup su "Non Solo Sport", in onda la domenica alle 9.30 e il lunedì alle 11.35 e 18.35 su Radio Vaticana Italia

 

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La Clericus Cup è ogni lunedì di marzo su Tv 2000 alle ore 19 all’interno di Sport2000