Mater Ecclesiae implacabile. Con un pesante 4-0 inflitto al Sedes Sapientiae conquista il derby mariano e la semifinale della Clericus Cup. Netta la superiorità della Madre Celeste. Il Sedes affonda nel primo tempo, sotto i colpi haitiani e paraguaiani. Prima del poker firmato "el Chicharito".
Finisce così questo grande classico clericale, fra due squadre sempre presenti nelle dieci edizioni del mondiale. Solo il Mater Ecclesiae ha vinto un titolo, e ora sogna il secondo. Restano ancora a secco i "saggi" trasteverini. Il derby mariano è anche l'occasione di vedere avversari per un'ora gli amici di sempre padre Oscar Turrion, rettore-giocatore spagnolo dell'Ecclesiae, e padre José Huerta, mister messicano del Sedes. I due prima e dopo la partita si salutano affettuosamente.
Inizio col botto per la Madre Celeste. Il messicano Luis Alvarez, in pessime condizioni fisiche ma stoicamente in campo, si divora il gol solo davanti al portiere tanzanese Joachim Makaya. Mister Leo Luciani mette subito a dura prova le sue corde vocali, ma a calmarlo ci pensa immediatamente capitan Biblioteque Gerome. Lo stopper goleador haitiano stacca di testa e porta in vantaggio la Celeste. Fanno festa i tifosi in tribuna, dietro uno striscione albiceleste.
Succede poco per tutta la frazione di gioco, con una leggera predominanza della Celeste. Intimiditi i giocatori del Sedes, in maglia oro, nonostante nella porta avversaria ci sia il secondo nigeriano Franciscomary Aghogho. Il titolare venezuelano Jonathan Daza è difatti in panchina infortunato. Si arriva così fino al 25', quando una bella azione del trio celeste Ayala-Cervantes-Abrego strappa applausi ma non porta al raddoppio. I tifosi del Sedes incoraggiano la loro squadra che però non riesce ad arrivare dalle parti di Aghogho. In tribuna si intravedono anche mister Mario Caioli e alcuni giocatori della Gregoriana, venuti a studiare i prossimi avversari: chi vince il derby va infatti contro gli amaranto in semifinale. Li accoglie col botto il salvadoregno Francisco Abrego, che buca su punizione le mani del colpevole Makaya, segnando il gol del raddoppio. Decisivo in realtà il tocco in barriera di Gerome: per lui è doppietta. Il portiere del Sedes, non impeccabile nemmeno in occasione del primo gol, si piega ancora al 29': il paraguaiano Aurelio Ayala trasforma un rigore (netto il fallo su Abrego) e la Celeste pur in una giornata plumbea vede le semifinali.
A togliere gli ultimi dubbi ci pensa poi Peter Saater. El “Chicharito”, questo il soprannome del nigeriano, al 11' della ripresa cala il poker. Poco dopo il messicano Cesar Garcia, entrato al posto di Alvarez, prova a beffare Makaya in contropiede ma non ci riesce, sprecando un gol facile. L'unico sussulto del Sedes arriva dai piedi del croato Dejvis Martinovic con un tiro ravvicinato respinto da Aghogho. Ci prova anche il nigeriano Francis Onwuchulum, ma niente gol della bandiera. Nel finale spazio al simpatico Oscar Turrion, in campo al posto di Pioner.
Alla fine è festa Celeste. Per padre Huerta ancora rimpianti per il primo scudetto clericale che nemmeno quest'anno potrà arrivare: "Ci hanno fatto a pezzi", riconosce complimentandosi con gli avversari. Nel terzo tempo abbracci e strette di mano. Il vero spirito della Clericus Cup è nelle parole di padre Oscar, dopo la preghiera: "Questo derby tra squadre devote alla Madonna doveva essere la finale. Mi dispiace aver incontrato ed eliminato i nostri amici del Sedes Sapientiae, per noi sono come fratelli". "Tiferemo sempre la Madonna… e ora tiferemo per voi", gli fa eco l'amico Josè.
Mater Ecclesiae - Sedes Sapientiae 4-0
Mater Ecclesiae (4-2-3-1): Aghogho; Fabrice, Gerome, Wangwe, Jwstus; Ayala, Abrego; Saater (Aca) Pioner (Turrion), Cervantes (Sessayyam); Alvarez (Garcia). A disposizione: Daza, Abga, Tavershima, Turrion, Garcia, Sessayyam, Aca, Sanchez, Pena. Allenatore: Luciani.
Sedes Sapientiae (4-1-3-2): Makaya; Mkindi, Naah, Ris, Soto; Filipovic; Ndlovu (Escobar), Ledergerber (Martinovic), Dapilah; Nyamwihula, Onwuchulum. A disposizione: Escobar Mejia, Muoghalu, Martinovic, Jara, Galdamez, Sahaya, Nguyen, Chen. Allenatore: Huerta.
Reti: Gerome 2' e 27'; Aurelio Ayala 29' su rigore, 11' st Saater