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Orgoglio Chape! Mater tris al Brasil


pubblicato il 27/03/2017

Il Chape Cusmano-Belga vince in rimonta e lascia l'ultimo posto del girone al Vaticano-Anselmiano. Partita con poche emozioni, a parte i gol, tra due squadre giā eliminate. La Madonna Celeste sfoggia invece un'altra prestazione convincente, macchiata dal rosso di Alvarez che salterā i quarti della Clericus. I verdeoro non perdono il sorriso per la sconfitta, la qualificazione era giā in cassaforte.

 


 





 


 


Vaticano-Anselmiano - Chape Cusmano-Belga 1-3


Vaticano-Anselmiano (4-3-3): Giambruno; Tobler (Lourdusamy), Tola Claux, Barbizi, Sarr; Anthony Nguyen (Tran), Etaix, Pham (De Freitas); Phan (Marrocu), Hoang, Paolo Nguyen.


Allenatore: De Freitas.


Chape Cusmano-Belga (4-3-3): Scapini; Milolo, De Oliveira, Hoyola Garcia (Bosh), Fukimuasi; Kiyombo, Aurelio (Habimana), Riyazimana (Ostrozanski); Catanese, Mutombo Ntumba, Rivera Cuadrado.


Allenatore: Paoloni.


Marcatori: 1' st Hoang (VAT), 11' st e 14' st Mutombo Ntumba (CHA), 29' st Fukimuasi (CHA).


Il Chape Cusmano-Belga vince in rimonta la sfida dell’orgoglio contro il Vaticano-Anselmiano, che resta la cenerentola del girone. Le squadre, già eliminate, salutano con qualche rimpianto la Clericus Cup. Per padre Adenis De Oliveira, Segretario Generale dei Missionari Servi dei Poveri, resta comunque una bella esperienza. È stato lui, brasiliano e tifoso della  Chapecoense, a proporre il nome e la maglia verde evocativa della squadra catarineense distrutta dal terribile incidente aereo. Tragedia ricordata anche da don Fabio De Freitas, leader del Vaticano-Anselmiano. Il difensore-allenatore anche oggi è partito dalla panchina, dando indicazioni ai suoi e incoraggiandoli per tutto il tempo. Nella ripresa, toltosi la tuta, è sceso in campo per giocare come terzino. “Quest’anno ci siamo allenati poco insieme, ci è mancato l’amalgama. Per me, brasiliano, comunque è un onore giocare contro una squadra che ha voluto ricordare la Chapecoense indossandone i colori”.


La partita, sarà che non c’erano stimoli particolari a parte quello di evitare l’ultimo posto, è stata priva di emozioni particolari. Poche le occasioni nel primo tempo. Al 10' Giovanni Phan, vietnamita come il quasi omonimo compagno Anselmo Pham, si invola sulla destra e calcia di poco a lato. La risposta per il Chape arriva al 15' con il congolese Mutombo Ntumba che impegna il portiere avversario Dennis Giambruno, oggi stranamente in porta. Il giovane chierichetto del Papa, solitamente attaccante, oggi indossa i guantoni per l'assenza del portiere titolare. Tante le assenze per i neroarancio, tra impegni spirituali vari. Al 22' ci prova, per il Vaticano-Anselmiano, il vietnamita Francesco Hoang, con un tiro a lato.


Sarà proprio lui a portare in vantaggio i suoi ad inizio ripresa in mischia in area. Poi, in pochi minuti, Mutombo Ntumba ribalta la partita. All'11' sinistro sotto l'incrocio dell'attaccante congolese ed è pareggio per il Chape. Poi, al 14', destro dal limite e Giambruno è ancora battuto. Al 26' occasione per il belga Servaas Bosh che potrebbe chiuderla ma calcia alto dal limite. Sempre lui, all'ultimo minuto, spreca malamente la palla del tris. A calarlo è, infine, il congolese Venite Fukimuasi. Finisce 3-1. Finisce così la Clericus per le due miste della fratellanza.


Fotogallery

Chape Cusmano Belga - Vaticano Anselmiano 3-1

 






MATER ECCLESIAE – COLLEGIO BRASILIANO 3 – 0 

Mater Ecclesiae (4-4-2): Aghogho (Hernandez), Jestus, Gerome, Bouloute, Wangwe; Abrego, Saater, Sassayyam (Aranda), Fabrice; Alvarez, De Leon. 

A disposizione: Abga, Pena, Turrion, Augustine, Campos, Ahamiojie. 

Allenatore: Luciani. 

Collegio Brasiliano (4-4-2): C. Silva, Teixeira (Rocha), Neymar, Anacleto (Parro), Vian; Rigoni, Carvalho (I. Silva), Lopez (Pereira), Fernandes; Marinho, A. Silva. 

A disposizione: Baltodano, Torres. 

Allenatore: C. Silva.



MARCATORI: 3' Gerome su rigore, 15' De Leon, 17' Alvarez. 

Ammoniti: Teixeira (Br), A. Silva (Br), Bouloute (ME).

Espulso: 35' Alvarez (ME). 





La Mater Ecclesiae chiude il Girone C della Clericus Cup a punteggio pieno, terza vittoria in altrettante gare. Può sorridere mister Luciani: per un attacco che punge contro ogni avversario, ancora di più per una difesa inviolata. Sorriso, però, che si spegne a causa dell'espulsione rimediata da Alvarez, gli costerà la squalifica nei quarti del Mondiale Ecclesiastico. Rammaricato di ciò anche Padre Oscar Turrion, Rettore del Collegio celeste: “Spiace sia successo contro i nostri amici brasiliani, è la prima volta che un giocatore della mia squadra viene espulso. Non penso sia stata una sanzione giusta, ma lo faccio presente davanti a Gesù perché gli dico tutto”. 



La partita era iniziata sotto il migliore degli auspici: fase di riscaldamento con concentrazione massima, mister Luciani che ripeteva schemi ai suoi e il portiere Carlos Silva, giocatore-allenatore dei verdeoro da sei mesi in Italia, che caricava i compagni. Strette di mano e abbracci tra le panchine, promesse di caipirinha, poi il fischio di avvio dell'arbitro. 



Bastano tre minuti alla Madonna Celeste per trovare il vantaggio, su rigore, per fallo di mando di don Neymar. Ci pensa capitan Gerome dagli 11 metri a insaccare alle spalle di Carlos Silva per l'1-0. La gara è divertente e ricca di cambi di fronte, con il pubblico di parte brasiliana che spinge la Selecao ecclesiastica alla ricerca del gol. Anche la panchina verdeoro sostiene incessantemente i giocatori in campo, in particolare Parro che riconosce di essere un megafono vivente. 

Il Brasile di Padre Neymar si espone ai contropiedi della Mater, che colpisce con De Leon, primo gol nel torneo per il salvadoreño. Arriva al 17esimo anche il 3 a 0 Mater, lo realizza il messicano Alvarez con una “cucharita” perfetta. L'attaccante supera, infatti, Carlos Silva con un perfetto pallonetto, mettendo a segno la sua sesta rete nella Clericus Cup. 

Tutto in discesa adesso per la squadra di Luciani, che studia qualche cambio nell'intervallo: spazio al messicano Hernandez, tifosissimo dei Pumas, tra i pali al posto del nigeriano Franciscomary Aghogho.



La ripresa, però, si apre come meno te lo aspetti: Alvarez, stanco dei ripetuti falli subiti, reagisce alla marcatura di Vian con un pestone a palla lontana. L'arbitro, su segnalazione dell’assistente, estrae il cartellino rosso che manda anzitempo negli spogliatoi l'attaccante, incredulo per la sanzione ritenuta eccessiva. La partita è maschia adesso, ne fanno le spese il brasiliano Teixeira da una parte e l'haitiano Bouloute dall'altra. 

Il Mater si procura un altro calcio di rigore, stavolta dagli 11 metri si presenta Fabrice che si lascia ipnotizzare dal pararigori Carlos Silva che in tuffo respinge il tiro. Il portiere acclamato dalle tribune del Pio XI di supporters carioca. La gara, tuttavia, scivola fino alla fine senza ulteriori acuti. 



Al triplice fischio il clima si distende, abbracci e sorrisi tra le due squadre. Prende la parola Padre Oscar nella preghiera del terzo tempo: “Ringraziamo per questa partita, anche se dispiace quando viene espulso un giocatore. Sono orgoglioso dei miei compagni di squadra, capita qualche momento storto. Ringrazio anche gli arbitri, ci può stare qualche errore. La vera partita, quella della vita, è là fuori, dove la gente soffre, ha fame e deve subire la guerra. Quella è vita vera, per la quale chiediamo al Signore di proteggere chi ne ha bisogno e portare pace”. 


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Mater - Pio Brasiliano 3-0

 

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