Real Madrid – Juventus: 4-3 ai rigori. Né un annuncio, né un presagio o pronostico per la prossima finale di Champions League, ma semplicemente il risultato scaturito oggi nel match amichevole disputato sui campi della Clericus Cup, la Champions del Vaticano. Neanche il tempo di aver visto assegnata dal Csi la Coppa con il Saturno – finita, dopo il 2-0 di sabato scorso sulla Gregoriana, nelle teche del Pontificio Collegio Urbano - che dei sacerdoti e seminaristi internazionali, hanno voluto di nuovo scendere in campo, per giocare in anticipo la finale di Cardiff. Ecco che proprio sul campo del Collegio Urbano, il Dicastero Missionario della Santa Sede neocampione nel 2017, accomunati dalla fede cristiana, ma divisi questa volta dal tifo - madridisti, da un lato, juventini dall’altra – si è presto accesa la supersfida europea. Cinque contro cinque, stavolta, a due passi da Piazza San Pietro, con il Cupolone gran spettatore d’eccezione, sono scesi in campo una ventina di religiosi, supporters delle due finaliste a Cardiff. Un modo, questo, per sottolineare ancora una volta come il calcio possa essere un momento di incontro fra le diversità e confronto all’insegna della amicizia e della fratellanza, rendendo onore alla frase di Papa Francesco che il Csi in questa stagione ha fatto campeggiato per tre mesi sulle maglie del torneo calcistico ecclesiastico “Mettiamoci in gioco nella vita come nello sport”. Così per gioco, per passione e per amicizia, dopo le foto e una preghiera di rito, di nuovo tutti in campo, per difendere i colori della squadra del cuore. In vantaggio la Juventus al primo tempo con rete dell’etiope Ephrem Tadesse (sembra Kean si grida a bordo campo), attaccante dei Missionari della Consolata. Nella ripresa arriva il pareggio dei don “blancos”. In rete il siriano gregoriano Aram Sado, finalista nella vera finale della Clericus. Nei supplementari avanti il Real ancora con il gesuita Sado, che nell’occasione si beve l’amico, compagno di squadra in Gregoriana, Angius (“Leo” come Bonucci). Nel finale anche qui come nella Clericus torna il ruggito dei leoni del Collegio Urbano. È infatti il padrone di casa, il nigeriano Mathias Adugba, a realizzare il 2-2. L’arbitro dell’incontro, De Vito del Csi Roma, indica il dischetto per i calci di rigore. Dei cinque bianconeri, realizza il solo don Neymar centrocampista del Pio Brasiliano, mentre per il Real a segno due sudamericani, il venezuelano Oscar Mogollon e l’argentino Nelson Stanulis, entrambi sacerdoti del Collegio Altomonte e tifosissimi del Real. Fischio finale con rintocco di campane. Chi ha la veste bianca intona allora cori ed inni per il Madrid. Sudati e affatto abbattuti gli juventini, che confidano a detta loro, sabato 3 giugno sarà vigilia di Pentecoste, tanto sulle bibliche lingue di fuoco quanto sulla dignità e sul venerabile stato di grazia del tridente di Allegri.