Mater Ecclesiae - Gregoriana 1-2
Marcatori: 10' Battauz (GRE), 31' Richter aut (MAT), 8' Michnuk st (GRE)
Mater Ecclesiae (4-4-2): Ahanda; Agba (Jestus), Bouloute, Gerome, Genes (Ekene); Abrego Mendes, De Leon Crespin, Fabrice Kobe (Zibi), Sesayyan; Lienyuy, Saater.
Allenatore: Luciani.
A disp: Ikechukwu, Pena Caceres, Rodriguez Lopez.
Gregoriana (4-3-3): Richter; Oliinyk, Faltak, Kotonovics, Battauz (Kachmarskyi); Reyes, Alorbu, Paver; Duarte, Patsula, Michnuk.
Allenatore: Caioli.
A disp: Sado, Matic.
La Gregoriana batte il Mater Ecclesiae e conquista, così come i mariani, i quarti di finale. Entrambe le squadre, infatti, chiudono il girone a 6 punti, così come il Collegio Messicano, vincente senza problemi contro gli indiani nell'altra partita. Ai messicani, però, costa caro il cartellino giallo, il guaio di Aguayo, e vengono così eliminati in virtù della peggior classifica fair play.
Gli amaranto festeggiano una qualificazione mai come oggi a rischio. Il Mater Ecclesiae si preannunciava, infatti, avversario molto ostico. I mariani, però, hanno disputato una partita sottotono, forse perché erano già con un piede e mezzo ai quarti: bastava, di fatto, fare i bravi e non beccarsi alcun cartellino. Decisiva la bella punizione dell'ucraino Vasyl Michnuk.
Parte forte la Gregoriana, costretta a vincere ma senza che i suoi finiscano sul taccuino dell'arbitro, per mantenere il vantaggio sui messicani nella classifica fair play. Al 4' Michnuk impegna il portiere camerunense del Mater Ecclesiae Ahanda Biloa. Al 10' è l'argentino Darmian Battauz a portare in vantaggio la Gregoriana, raccogliendo palla in area e insaccando la porta celeste. Partita priva di emozioni, con la Gregoriana che fa comunque qualcosa in più rispetto ai mariani. Poi, a sorpresa, all'ultimo respiro del primo tempo, papera di Matjas Richter che si lascia sfuggire il pallone calciato dalla bandierina del calcio d'angolo dal camerunense Victor Fabrice e regala il pareggio al Mater Ecclesiae. Il portiere magiaro si scusa, compagni e allenatore lo perdonano e lo incoraggiano. Tutto da rifare per la Gregoriana.
Al 3' della ripresa ci prova ancora Michnuk su punizione, Ahanda Biloa blocca. Rovesciamento di fronte e bella punizione stavolta del salvadoregno Francisco Abrego, reattivo Richter nella respinta. Poi, all 8', Michnuk si inventa una punizione a girare che batte il portiere celeste riportando in vantaggio la Gregoriana. Tra i migliori in campo l'ucraino, una scossa di energia sulla fascia sinistra. Poco dopo ci prova il connazionale Vasyl Kachmarskyi, entrato al posto dell'affaticato Battauz, ma il suo tiro finisce a lato.
Spazio al fairplay. Il portiere celeste ammette di aver deviato il pallone in angolo, facendo cambiare decisione all'arbitro che aveva decretato rimessa dal fondo. Poi rimane a terra per una botta e a soccorrerlo è proprio Fabio Panichi, vice allenatore della Gregoriana.
In tribuna intanto arrivano i tifosi messicani a incoraggiare il Mater Ecclesiae: se le cose restano così, infatti, sarebbe proprio il Collegio Messicano ad essere eliminato. La Gregoriana controlla la gara, il Mater Ecclesiae, con la qualificazione in tasca, non morde. Il portoghese amaranto Rosado Duarte prova a chiuderla ma il suo tiro è debole. Poco dopo l'argentino Carlos Reyes spreca un contropiede tirando addosso al portiere Ahanda. La Gregoriana ci prova ancora con Kachmarskyi, ma la sua punizione è debole. Finale al cardiopalma, con un salvataggio miracoloso degli amaranto nella prima vera occasione da gol del Mater Ecclesiae, che per poco non beffa la Gregoriana all'ultimo respiro. Un quasi autogol allo scadere, che sarebbe costato il passaggio del turno. Passata la paura, può cominciare la festa, per entrambe le squadre, con i messicani a pezzi sulle tribune
"Sono molto contento per il gol e per la vittoria, ora speriamo di andare avanti nel torneo. Festeggerò la Pasqua in Ucraina, con famiglia e amici, poi tornerò in tempo per riprendere gli studi in comunicazione e per i quarti", dice a fine partita Michnuk. "Pensavo di andarmene in ferie, adesso mi tocca tornare a lavorare con i ragazzi", sorride, sornione, l'allenatore della Gregoriana Mario Caioli, non troppo ottimista prima della partita. "Avevamo la qualificazione in tasca, nonostante la sconfitta. Per i quarti ci prepareremo facendo gruppo e con il solito spirito, quello di giocare per partecipare, prima che per vincere. Nella vita le vittorie che contano sono altre", dice Leo Luciani, allenatore del Mater Ecclesiae.