Sedes Sapientiae - Amici della Chape 3-1
Marcatori: 2' st Jara (SED), 26' st Nyamwihula (SED), 29' st Carneiro (CHA), 33' st aut. Zuzarte (SED)
Sedes Sapientiae(4-4-2): Kabomo; Mshana, Filipovic, Pereira Funari, Geranaj; Funari Fouto, Jara, Parra Marin, Hernandez Trevino; Guo, Nyamwihula.
Allenatore: Huerta.
A disp: Capeta, Carmona Espinosa, Cabase, Lopez Isidro
Amici della Chape (4-4-2): Gomes Silva (Scapini); De Oliveira, Riyzimana (Zuzarte), Palatino, Carnecky; Carneiro, Catanese, Habimana, Da Silva (De Araujo); Hornik, Giannone.
Allenatore: Paoloni.
A disp: Papalettera, Gomes Zanon, Choe.
Soffre, spreca e rischia di complicare tutto, ma alla fine il Sedes Sapientiae riesce a conquistare la semifinale. Si infrange, invece, il sogno della Chape: alla squadra del brasiliano padre Adenis De Oliveira non basta il cuore. I crociati biancorossi di padre José Huerta vincono 3-1, in virtù di un secondo tempo giocato meglio.
Partenza sprint del Sedes, sostenuta sugli spalti dai suoi calorosi tifosi. Come sempre, non smettono mai di cantare. Non mancano nemmeno i fan della Chape, che rendono l'atmosfera calda. Complice il sole estivo che trionfa sui campi con vista Cupolone. Finalmente, dopo una prima fase di Clericus dominata da freddo e pioggia.
Primo tempo equilibrato. Al 9' l'argentino del Sedes, Fabricio Jara supera il portiere brasiliano Gomes Silva con un pallonetto, la palla finisce sull'esterno della rete con illusione del gol. La Chape si affaccia in area avversaria con un destro ribattuto dalla difesa di padre Adenis, leader e capitano della squadra clericale che vuole omaggiare la brasiliana Chapecoense, distrutta nel tragico incidente aereo di due anni fa. Proprio Il sindaco di Chapecò ha si è fatto vivo alla vigilia dei quarti per incoraggiare i sacerdoti in “verde”. Al 20' ancora pericolosa la Chape, con la botta di Domenico Giannone, bloccata dal tanzaniano Gerald Kabomo. Negli ultimi minuti del primo tempo Gomes Silva liscia su rinvio e per poco il tanzaniano Deogratias Nyamwihula non ne approfitta con un pallonetto. Il portiere vola fino alla porta, blocca e si fa perdonare il pasticcio che poteva costare caro. Poco dopo Jara sparacchia alto a pochi metri dallo stesso Gomes Silva. Rovesciamento di fronte e Chape vicina al vantaggio con Michel Habimana, del Burundi, che sfiora la traversa con un pallonetto da fuori area. Si va al riposo a reti inviolate.
A rompere gli equilibri ci pensa, al secondo minuto della ripresa, Jara, che risolve una mischia in area derivata da una indecisione della difesa della Chape. Sedes in vantaggio. Un minuto dopo Nyamwihula si divora il gol del raddoppio sparando alto, solissimo, a tu per tu con Gomes Silva, per la disperazione di mister Huerta. Insiste il Sedes, ma la botta da fuori del venezuelano Parra Marin, il capitano, è centrale. Al 17' colpo di testa di Nyamwihula, il portoghese David Palatino salva sulla linea e tiene in vita la Chape. Un minuto dopo il croato Matej Filipovic, invece, stampa sul palo il rigore che avrebbe chiuso la partita (fallo su Nyamwihula). Poco dopo sbaglia in area anche Jara, e il Sedes è costretto a sudarsi le semifinali fino all'ultimo minuto.
Mister Fabio Paoloni chiama il time out e invita i suoi a non mollare. Il ghanese Bebe Guo si aggiunge alla lista dei giocatori del Sedes spreconi: tira debole addosso a Gomes Silva.
Poi succede di tutto. A cinque minuti dalla fine Nyamwihula raddoppia, con una botta che sbatte sulla traversa prima di finire di poco al di là della linea bianca. Gol dubbio, tra le proteste della Chape. Finita? Non ancora. La Chape la riapre, a sorpresa, con il portoghese José Carneiro, proprio mentre Huerta cominciava finalmente a rilassarsi.
Paoloni urla ai suoi di crederci, con quel poco di voce che gli rimane. Ma il miracolo non arriva: all'ultimo respiro il Sedes va ancora a segno grazie allo sfortunato autogol del portoghese Joao Zuzarte. Le squadre si abbracciano per il terzo tempo di preghiera, dopo un finale scoppiettante.
La Chape esce a testa alta. "I ragazzi ce l'hanno messa tutta, nonostante un po' di tensione per la posta in palio e qualche errore in difesa - dice mister Paoloni - Certo, se il guardalinee si mette a convalidare anche i gol dubbi... I ragazzi mi hanno garantito che la palla non era entrata, ma non voglio recriminare". Spazio, per Paoloni, per rimpianto e gioia. Rimpianto per l'assenza di due calciatori importanti, Mutombo e Milolo
Mukinai. Gioia perché, come ci racconta, "sono mancati perché oggi diventano diaconi".
Festeggiano invece i giocatori del Sedes. Jara, argentino come Papa Francesco, ha aperto le danze: "È bravo il Papa e gli voglio bene, nonostante lui tifi San Lorenzo mentre io sono del Boca. La prima parte della gara è stata difficile, poi nella ripresa siamo andati meglio. Credo nella vittoria e per questo prego Cura Brochero, un santo argentino. Spero ci guidi lui verso la coppa". Soddisfatto mister Huerta: "Abbiamo giocato bene nonostante un po' di sofferenza e di stanchezza". La colpa? “La Pasqua ha fatto strage, hanno mangiato tanto e non correvano piu", scherza, mentre va a stringere la mano al collega Paoloni.