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Romano buio nero TREdemptoris Mat


pubblicato il 08/04/2019

Redemptoris Mater - Romano Vaticano 3-0

Il Redemptoris Mater vince 3-0 il sentitissimo derby diocesano con il Romano Vaticano, formazione dove giocano per lo più seminaristi del Maggiore.  Sette italiani titolari per parte nei due undici di partenza, si rivede nella panchina gialloblu mister Santarelli, dopo la sconfitta all’esordio, e con lo spettro abissale dell’eliminazione, c’è bisogno della sua voce a guidare il cammino neocatecumenale. A pochi passi siede (si fa per dire, sarà infatti sempre in piedi nei 60 minuti) Maurizio Lustri, a bilanciare nei decibel e nell’accento dell’Urbe le grida di incoraggiamento e di tattica ai suoi All Blacks. Tifosi divisi, Ultras Red Mat in curva, in tribuna i sostenitori del Romano Vaticano. È davvero derby e lo si vede subito nell’intensità messa in campo dalle due squadre. Nemmeno il tempo dell’inno Alma Redemptoris Mater e la palla è già in area gialloblu. Il primo assolo è di capitan Samuel Piermarini, ex portiere, ora alla guida dell’attacco del Red Mat. Steso, la conseguente punizione, calciata del numero 10 gialloblu è parata senza difficoltà dal milanista Giacomo Mussi, ancora una volta a difendere la porta, a casua dell’indisponibilità del “gatto” Bonifacio Lopez. Sul campo piccolo, cresce veemente il gioco con il Romano incapace di innescare il bomber Andrea Borsani, ed i mariani ben ordinati nel tradizionale 4-4-2. Il brasiliano Marcio Tessaro, del Romano, su un alleggerimento proprio rischia l’autogol sotto la curva gialloblu. È lui, il numero 14, in maglia nera a salvare al 10° una pericolosa incursione di Piermarini, abile nell’ aver scartato Mussi. Pochi minuti dopo il difensore lascerà il campo per infortunio, al suo posto Bruno Friar. Per il Romano da registrare solo un cross su cui Paganizza esce in presa alta, anticipando Borsani. Il derby è comunque sempre acceso, e l’occasionissima del primo tempo capita sui piedi di Marco Bongianni, l’altra punta gialloblu, che complice uno sciagurato pasticcio difensivo avversario, si trova a tu per tu con Mussi, ma calcia addosso al portiere. Perdura ancora il digiuno redemptorista, unica squadra, a non aver realizzato una rete, almeno al momento, in questa tredicesima Clericus Cup. Il pistolero Borsani, non ha rifornimenti, dai suoi compagni. Lo dice anche a voce alta nel time out. Poi è ammonito nel Romano Vaticano Jonny Joseph, infine è più Red Mat nel finale di tempo, con molti corner battuti su cui è sempre attento Mussi. Si scaldano gli animi e tra il 9 Bongianni e il 4 Massaro c’è qualche parola di troppo ed abbracci non di sola fratellanza. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” recita il Vangelo di questa domenica quaresimale, e l’arbitro, senza scribi e farisei, estrae il cartellino e li ammonisce entrambi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, così quale sia il ‘Seminario del Papa’ non è ancora detto. La ripresa comincia con una semirovesciata volante alle stelle ad opera del neocatecumenale Bonanni. “Noi vogliamo questa vittoria!” cantano forte i tifosi del Romano Vaticano, più numerosi dei rivali. Si gioca prevalentemente a centrocampo. Poca lucidità, e poca precisione. I due portieri in un minuto rinviano entrambi in fallo laterale. Il predominio neocatecumenale scende a metà del tempo, quando il match cambia inerzia in un istante. L’arbitro estrae il giallo a Giuseppe Massaro, reo di aver chiamato la palla ed è il secondo cartellino per il centrale tarantino. Ci sono ancora 15 minuti da giocare per le due protagoniste del derby. Ma l’equilibrio ormai è rotto. Il Red Mat deve segnare e fare punti se vuole fare Pasqua. Le bastano cinque minuti di studio e cinque minuti di fuoco. Arrivano al 22°, quando, appena il tempo di controllare il tempo nell’orologio nella sua porta, che Mussi si ritrova la palla in rete. Il gol gialloblù è una sassata di sinistro a giro di Luca Micheletti, potente il suo tiro da fuori area, che fa esplodere la panchina del Red Mat. Abbracci, che si ripetono due minuti più tardi, quando l’ivoriano Rudy Kouamè lavora al meglio una palla al limite dell’area, stoppandola col petto ed è diabolico il suo mancino all’angolo che condanna di fatto il Romano Vaticano. Ma è Redemptoris MaTER, e arriverà anche il gol numero tre. Azione da manuale, sempre sulla fascia sinistra: il colombiano Jesus Nieves lancia nel corridoio Kouamè, che salta l’avversario e dal fondo pennella in area un traversone su cui Piermarini incorna preciso all’angolino beffando l’incolpevole Mussi. È tripudio gialloblu. Più dei tre gol al Romano Vaticano fanno malissimo i cartellini. L’inesperienza non è un peccato, ma dopo la bellissima preghiera finale, dopo aver cantato il Salve Regina, vincitori e vinti assieme, negli spogliatoi c’è aria di condanna per i biancogiallineri. Si attende il comunicato ufficiale del Csi Roma per verificare la classifica Fair Play, primo criterio in caso di arrivo a parità di punti. Il capitano Maggiore Michele Ciardo “Hanno meritato loro di vincere. Dopo un primo tempo piuttosto equilibrato, con loro più attivi in attacco, dopo espulsione di Giuseppe, uno dei nostri calciatori più esperti, hanno avuto più spazi per attaccare e farci gol. Ora in seminario non può essere che una Pasqua di Resurrezione. Dopo la morte …bisogna risorgere!”. Su questo tutti d’accordo, anche i seminaristi del Red Mat. Per tutti è il capitano Piermarini a parlare a fine gara: “Supercontenti perché è sempre un derby vinto. Supercontento anche per Rudolf, da 5 mesi con noi, grande gol, e grande l’assist per me. Bello essere tutti insieme a pregare. Dedicata al rettore Donega, che ci ha benedetto prima di ogni gara. Bellissima benedizione. Siamo felicissimi di tornare in seminario vittoriosi. Ora abbiamo la veglia di Pasqua, ognuno ha la sua, io nella parrocchia di S. Leonardo Murialdo a Viale Marconi, Luca l’altro goleador, a S. Maria Consolatrice e Rudy a S. Francesca Cabrini, dopo Piazza Bologna”. Gli impegni insomma non finiscono mai per i seminaristi della Clericus Cup. Buona Pasqua!

 

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