Prima della finale nobile, va in scena la partita valida per il terzo ed il quarto posto tra le due deluse delle semifinali, il North American Martyrs e il San Guanella e amici, rivelazione di questo torneo insieme all’Altomonte. Finalmente il sole bacia il terreno di gioco del campo principale del Centro Sportivo Pio XI, dopo diversi weekend di pioggia e freddo che hanno caratterizzato le sfide Clericus. La partita comincia ed è subito offensiva Guanella, gli statunitensi scendono in campo senza alcuni titolarissimi, come il salvadoregno Wizco Guillermo Jimenez ed il mister Drew Olson, alla sua ultima panchina nella Clericus, sceglie infatti alcuni giocatori poco usati nelle partite precedenti. I rosanero, guidati da padre Basil Egbujor invece schierano in campo la formazione migliore, anche se il mal di schiena lascia in panchina capitan Bonaventura, con la fascia che mercoledì scorso è stata per qualche minuto sul braccio di Papa Bergoglio, finisce su quello di Venite Fukimuasi. Vogliono ben figurare in questo atto conclusivo. Dopo un colpo di testa dell’amico salesiano Serge Ngandu finito di poco alto sopra la traversa, la squadra del Santo passa in vantaggio grazie al nigeriano Linus Nnkemjinaka, abile nel sorprendere un non perfetto Le con un tiro potente seppur molto distante. Il NAM non inizia al meglio la partita andando sotto dopo poco minuti di gioco, ecco che i loro tifosi incitano la squadra vedendola in palese difficoltà. GO Martyrs GO !! I cori dei supporters USA, accorsi come sempre per sostenere i loro beniamini. Ecco che gli statunitensi cercano il pareggio, spingendosi in avanti. Da una ripartenza nasce però un angolo per il San Guanella; colpo di testa del solito Ngandu, questa volta la palla entra nello specchio della porta ma è bravo Le nel deviarla in angolo. Ritmi di gioco molto alti per due squadre che non hanno molto più da chiedere a questo torneo, solo la possibilità di arrivare quantomeno sul podio. Il Collegio Nord Americano attacca molto in questo frangente, ma i guanelliani spazzano bene e chiudono ogni offensiva avversaria. Una bella opportunità sui piedi di Ngandu al 20 esimo di gioco; prima la stoppa di testa e poi con un pallonetto cerca di superare il portiere, palla però a lato di un soffio. Che brivido! Poteva essere il raddoppio. Ribaltamenti da una parte e dall’altra e scontri di gioco, nessuno in campo si risparmia. Ecco però che da una situazione d’angolo i gianicolensi stellati trovano il pareggio. Il vice capitano Paul Floersch sfrutta al meglio un errore difensivo e mette la palla in rete, superandoo l’incolpevole portiere rosanero Rafa Silva. È 1 a 1 ed emozioni a non finire; riprende a macinare il Guanella tiro di Ngandu e muretto degli americani. C’è veramente tanto agonismo in campo, forse anche un po’ a sorpresa. Notevole la prova del numero 11 rosanero, Andriy Dushnyy, ucraino, instancabile sulla fascia sinistra, nonostante un pestone preso continua una gara perfetta. E infatti proprio da un suo cross che arriva il terzo gol di giornata. Linus si ripete con un gol bellissimo, tra i più spettacolari di questa edizione. Stop e mezza rovesciata e il tutto spalle alla porta; palla in rete e Le battuto. Applausi anche dalla panchina del Nam. “What a beatiful gol!” Così gli statunitensi si ributtano in avanti, ma il primo tempo termina con il punteggio di 2 a 1 per il San Guanella. Squadre a riposo. Pronti e si riparte, con il secondo tempo. Prima però qualche cambio. Entrano tre forze fresche per i Martyrs. Anche il secondo tempo è caratterizzato da ribaltamenti di fronte ma è meno emozionante della prima frazione di gioco. Il risultato difatti non cambierà. Cambi guanella: entra tra gli altri il giocatore simbolo di questa edizione, l’Mvp del torneo, Bonaventure Onwukwe, capitano di questa squadra, distintosi non solo sul campo ma anche in terreno “santo” con la consegna della fascia di capitano al Pontefice Bergoglio. Prima del match, aveva accusato un dolore alla schiena ma avendo recuperato in extremis riesce a prendere parte alla comunione calcistica. Entra al posto del numero 8, Kiyombo Wa Nyenbo, buona anche la sua prestazione. Time out tecnico per rifiatare e organizzarsi in questi ultimi attimi di gara. “Occasion for Martyrs”, palla alta, poi tanto pressing dei guanelliani che cercano in tutti i modi di mantenere il risultato (riuscendoci) bloccando ogni offensiva avversaria. Linus, dopo la sua personale doppietta tenta il colpaccio, tiro da posizione defilata e palla sull’esterno della rete. Ultimissime emozioni…tre minuti di recupero. Palo USA da una situazione di gioco molto confusa. Alla fine però è il San Guanella a spuntarla meritatamente. Torneo dei rosanero esaltante, terzo posto storico, mai i servi della carità erano arrivati sul podio conquistando una medaglia. Delusione Martyrs anche se la squadra non era delle grandi occasioni, soprattutto è pesata l’assenza di Willy Nyce, in Virginia per l’ordinazione sacerdotale (auguri). Saluta la Clericus lo special don, mister Olson: “Partita che per noi è stata l’occasione di dare spazio a chi aveva giocato meno. La Clericus rimane un’opportunità d’incontro per chi ama il calcio e per noi seminaristi. Dopo 5 anni di Clericus sono ancora felice di parteciparvi. Ora torno a casa a Madison negli States, seguirò la Clericus anche da lì. Sono emozionato. Quarto posto per una squadra abituata ad arrivare sempre fino in fondo. La felicità negli occhi del capitano Bonaventura, così come in tutti i componenti della squadra. Ai microfoni bomber Linus, oggi mattatore di gara. “Il mio secondo gol è un sogno che si realizza. Bellissima giornata per me e per i miei compagni, i miei fratelli del S. Guanella. Commosso il mister Basil Egbujor, consapevole che oggi si è scritto un pezzo di storia, con la speranza in futuro di giocarsi il trofeo più ambito nel mondo della Chiesa.
Fotogallery